Mezzo milione di pasti a base vegetale per la Green Food Week

Si è conclusa la seconda edizione della Green Food Week, l’iniziativa realizzata in collaborazione con l’associazione Foodinsider per promuovere l’alimentazione a basso impatto ambientale nelle mense scolastiche, aziendali e universitarie. Il culmine della settimana è stato il 16 febbraio, data che coincide con la Giornata per il Risparmio Energetico “M’illumino di meno”.

All’edizione 2023 si sono registrate quasi 200 realtà per un totale di 500 mila pasti modificati.

L’obiettivo era promuovere nelle mense il cibo amico dell’ambiente: alimenti vegetali, quindi, dalla minore impronta carbonica e idrica, ma anche, se possibile, a filiera corta e biologici.

Un grande successo di partecipazione e sui media: anche il TG1 ha parlato della Green Food Week, con un servizio che ha evidenziato l’insostenibile impatto ambientale degli allevamenti.

La grande spinta universitaria

Le università e gli enti per il diritto allo studio (i gestori delle mense a livello regionale) grazie alla Green Food Week hanno scelto di promuovere il cibo vegetale modificando 27.650 pasti, un risultato incredibile e dall’enorme impatto ambientale.

Stimare quanta acqua o CO2 abbiamo risparmiato è impossibile, ma possiamo fornire un paragone che aiuta a capire la portata del fenomeno: a settembre, infatti, abbiamo trasformato 250 pasti universitari rendendoli vegetali, con un risparmio di 440 kg di CO2eq.

 Ecco tutte le realtà, divise per regione:

  • Calabria (Università della Calabria)
  • Campania (Adisu Regione Campania)
  • Friuli Venezia-Giulia (Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio Friuli Venezia Giulia)
  • Lazio (Università di Roma Tor Vergata, Università degli Studi della Tuscia, John Cabot University)
  • Liguria (Università degli Studi di Genova, Aliseo – agenzia ligure per gli studenti e l’orientamento)
  • Lombardia (Politecnico di Milano, Università Milano-Bicocca)
  • Marche (ERDIS Marche Ente Regionale Diritto allo Studio)
  • Piemonte (Politecnico di Torino, EDISU PIEMONTE)
  • Sardegna (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Sassari, Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Sassari)
  • Sicilia (Università di Messina)
  • Toscana (DSU Toscana)
  • Veneto (ESU Venezia, ESU A.R.D.S.U. di Verona)
Le università aderenti appartengono a dodici regioni italiane

Tra le aziende figurano nomi come Gruppo Sella, già noto per il suo impegno nella sostenibilità alimentare, De Nora, Lima Corporate e KSB.

L’importanza della comunicazione

Sappiamo che non è sufficiente proporre dei nuovi piatti in mensa o nel ristorante aziendale affinché questi vengano scelti, compresi e graditi. Dobbiamo toccare i tasti giusti per farci spazio nelle routine e nelle abitudini delle persone, e combattere i pregiudizi e i preconcetti sull’alimentazione vegetale.

Per questo motivo abbiamo preparato, oltre al ricettario per la ristorazione collettiva, anche una serie di poster molto diversi tra loro, sia informativi che ironici. Il nostro obiettivo era fornire alle aziende e alle università una vasta gamma di materiali grafici tra cui scegliere quelli più adatti alla propria realtà e al proprio stile comunicativo, per convincere collaboratori e studenti a dare una chance ai piatti green.

Oltre ai poster e al ricettario, abbiamo inviato a tutti gli iscritti anche un documento con alcuni consigli per usare le parole giuste al fine di promuovere i nuovi piatti. Parlare di “alternativa vegetariana” o “piatto vegano del giorno” potrebbe non essere il modo migliore per presentare le ricette della Green Food Week.

Questo documento, che potete visionare anche voi, fa parte del materiale che mettiamo a disposizione delle realtà con cui collaboriamo, ed è frutto di un’accurata selezione delle pubblicazioni scientifiche sul tema del nudging (la spinta gentile che incoraggia verso una determinata opzione lavorando sull’architettura della scelta).

La grande adesione alla Green Food Week è il segnale che siamo pronti a integrare l’approccio One Health nella ristorazione collettiva, e abbiamo tutti gli strumenti per farlo.


Valentina Taglietti

Food policy manager

Laureata in Biologia applicata alle Scienze della Nutrizione, si occupa di divulgazione ed educazione alimentare. Coordina il progetto MenoPerPiù, nel quale gestisce i rapporti istituzionali e con le aziende, lo sviluppo dei progetti e la comunicazione digitale.